Institut du Monde Arabe a Parigi: un’architettura preziosa da indossare con il nostro nuovo anello

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L’Institut du Monde Arabe si erge fieramente in Rue des Fossรฉs-Saint-Bernard, nel 5ยฐ arrondissement di Parigi. Costruito nel 1987 da Jean Nouvel, in collaborazione con Studio di Architettura, questo prezioso edificio รจ stato concepito come luogo di scambio tra le due realtร  sociali piรน rappresentative della capitale francese.

La sintesi tra cultura mediorientale e occidentale prende vita in ogni angolo. Dal cortile pensile interno, che richiama il tema del giardino della casa araba, alla torre a spirale della biblioteca, che riprende gli slanciati minareti. Ma, soprattutto, questa sintesi unica emerge dal fronte sud, ispirato ai disegni dell’Alhambra di Granada e dalle mashrabiye, le aperture schermate da una grata in legno, tipiche dell’architettura islamica, caratterizzate da una fitta trama in grado di filtrare la luce , controllare il passaggio dell’aria e ripararsi dagli sguardi esterni.

Partendo da questi evocativi e raffinati riferimenti simbolici, Nouvel reinterpreta in chiave squisitamente tecnologica arabeschi e motivi tradizionali mozarabici. Cosรฌ 240 dispositivi, quadrati e poligonali, si trasformano in diaframmi fotografici intelligenti, in grado di aprirsi e chiudersi a seconda della luce, regolandone dolcemente il flusso.

Incastonato in pannelli di vetro e governato da cellule fotoelettriche, l’ordito geometrico cambia l’aspetto della facciata e rivela all’interno del complesso

“La sequenza di passaggi tra i diversi volumi e livelli di illuminazione che, a seconda delle diverse traiettorie, possono essere osservati come una serie di angoli e aperture di un obiettivo fotografico” (Jean Nouvel)

Il nostro anello dedicato all’Institut du Monde Arabe cattura l’essenza della vetrina sensoriale progettata dal famoso architetto francese a Parigi: da un lato richiama gli intricati e spioventi motivi decorativi dell’antica arte araba, dall’altro รจ un omaggio alla cattura dell’attimo, alla sfuggente contemporaneitร  e, naturalmente, all’idea prettamente high-tech di disegnare con la luce utilizzando una parete viva, composta solo da aperture mutevoli.

Incise in greco sono le parole chiave a cui questo gioiello รจ indissolubilmente legato e che, insieme, costituiscono l’etimologia del termine fotografia.

ฯ†แฟถฯ‚, phรดs, luce + ฮณฯฮฑฯ†ฮฎ, graphรจ, disegno

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A cura di Maria Chiara Virgili, @Dannatiarchitetti

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